Colaianni Amico Se è vero che l’uomo non può fare a meno che essere gettato nel futuro dai suoi bisogni,essendo un pò come l’eros di platone , figlio di penia e di poros, è altrettanto vero che solo se riesce a trovare il modo di non essere terrorrizzato dall’ignoto del futuro, darà senso al proprio presente ma soprattutto a se stesso e troverà la ragione al dato di fatto di essere stato gettato nella vita, dotato di una mente capace di consapevolezza.
La capacità di essere consapevoli delle proprie azioni e dell’ignoto , terribile paradosso, siamo consaapevoli di ciò che è e di ciò che potrebbe essere ma non è ancora , siamo come sospesi fra una speranza ed un timore, fra un bene ed un male, alla ricerca della vita con il timore incombente della morte, terribile dono quello della consapevolezza!!!
Se sciogliamo questo nodo, se riusciremo a scegliere fra la vita e la morte , fra il bene e il male, fra il desiderio di conferme e il timore di essere maledetti e delusi, senza temere l’ignoto…daremo senso alla vita ma soprattutto al perchè e al per come c’è stato dato questo terribile dono : l’essere consapevoli di se stessi e della precarietà dell’esistenza